Donne spia più famose della storia

In tempo di guerra le  spie svolgono un ruolo essenziale nella raccolta di informazioni per le loro nazioni,
e a volte come doppie spie per le altre nazioni. Le spie donna qui elencate sono le più famose della storia.

Mata Hari (1876-1917)

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Spia della Germania (e forse della Francia) Mata Hari è il nome d’arte di origine olandese di Margaretha Geertruida (Grietje) Zelle, che nel 1905, dopo il divorzio dal marito, ha iniziato la sua carriera come ballerina esotica, prendendo il nome di Mata Hari (che significa “sole” o “Eye of the Dawn”).

Si presentava come una principessa di Giava. In questo periodo della sua vita fu spesso fotografata in abiti succinti e spesso nuda. La sua classe superiore le ha permesso di diventare una cortigiana presso molti importanti politici e uomini e di alto rango militare. Ciò le permette di essere in una posizione strategica per raccogliere informazioni.

Durante la Seconda Guerra Mondiale  l’Olanda  rimase una nazione neutrale, e ciò permise a Mata Hari, in quanto cittadina olandese, di attraversare i confini nazionali liberamente. Nel gennaio del 1917, l’addetto militare tedesco a Madrid inviò un segnale radio codificato a Berlino, affermando che stavano ricevendo ottime informazioni da una spia tedesca il cui nome in codice era H-21.

L’intelligence francese intercettò i messaggi e fù in grado di identificare H-21 con Mata Hari.

Il 13 febbraio, 1917, Mata Hari fu arrestata nella sua camera d’albergo a Parigi. Successivamente fu processata per spionaggio e trovata colpevole fu condotta davanti ad un plotone di esecuzione.


 

Ethel e Julius Rosenberg (1915-1953)

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I coniugi Rosenberg furono spie dell’Unione Sovietica. Erano americani con idee comuniste che furono giustiziati per il passaggio di segreti nucleari dagli Stati Uniti all’Unione Sovietica.

Julius fu reclutato dal KGB nel 1942 per diventare una loro spia. Fornirono al KGB migliaia di documenti del National Advisory Committee for Aeronautics, tra cui un set completo di progettazione e produzione di progetti per la Lockheed P-80 Shooting Star.

Un ex macchinista a Los Alamos (USA Nuclear Development Area), il sergente David Greenglass confessò di aver passato informazioni segrete all’URSS, in tal modo, implicando sua sorella Ethel. I Rosenberg furono arrestati.

Nel 1951 ebbe inizio il caso contro i Rosenberg.

Greenglass, principale testimone dell’accusa, riferì alla corte che sua sorella Ethel aveva svelato segreti nucleari relativi ad una sezione trasversale di una bomba nucleare.

Entrambi i Rosenberg furono giudicati colpevoli e condannati a morte sulla sedia elettrica presso la prigione di Sing Sing nel 1953.


 

Belle Boyd

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Belle Boyd, era una spia confederata nella guerra civile americana. La sua attività di spionaggio ebbe un inizio piuttosto sorprendente: quando un gruppo di soldati dell’Unione fece irruzione a casa dei suoi genitori con l’intenzione di esporre la bandiera degli Stati Uniti, uno di loro insultò sua madre. Belle tirò fuori una pistola e gli sparò, aveva 17 anni. Una commissione d’inchiesta l’assolse, ma fu posta sotto sorveglianza.

Una delle sentinelle dell’Unione fu affascinato da lei e le svelò molti segreti militari. In seguito Belle scrisse di lui: “Con lui sono in debito per emozioni indimenticabili, alcuni fiori appassiti, e una grande quantità di informazioni importanti”.  Belle passava le informazioni ai generali attraverso il suo schiavo Eliza Hopewell.

Una sera, a metà 1862, ascoltò un generale i cui piani prevedevano di abbassare temporaneamente la presenza militare dell’Unione a Front Royal, quella sera Belle rivelò i dettagli ad un generale confederato.

Belle fu arrestata subito dopo il suo amante, il 29 luglio 1862 ma fu liberata  un mese più tardi. Dopo un breve periodo passato in Inghilterra, tornò negli Stati Uniti e fece il giro del paese raccontando il periodo passato come spia della Guerra Civile.


 

Gertrude Bell

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Archeologa, esploratrice, agente segreto. La sua vita è narrata nella biografia “La regina del deserto” e Nicole Kidman ne interpreta la parte nel film “Queen of the Desert”.

Unica donna con incarico di funzionaria politica nelle forze armate britanniche presso l’Arab Bureau, fu anche l’unica donna accanto a Winston Churchill, all’epoca Segretario di Stato per le Colonie, e Lawrence d’Arabia, militare e agente segreto, alla Conferenza del Cairo del 1921.

Fu grazie al suo intervento che venne promossa l’istituzione degli Stati di Transgiordania e Iraq, ed è per questo ricordata come “madre dell’Iraq”.


Stephanie Von Hohenlohe

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Un’ebrea, per di più “principessa”, collaboratrice dei nazisti.

Divorziata con un figlio, ma giovanissima, negli anni Venti inizia a frequentare il mondo nazista intrecciando amicizia con personaggi come Hitler, Goring, Himmler e Von Ribbentrop.

Il controspionaggio britannico la sorveglia, e così anche il servizio segreto americano.

Durante la guerra la principessa Stephanie scappa in California ma dopo l’attacco perpetrato a Pearl Harbor viene arrestata dall’Fbi e internata in un campo.

A fine guerra venne liberata e si ritirò in Svizzera, dove visse serena e circondata dal lusso fino alla morte, nel 1972.


 

Amy Elizabeth Thorpe

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Nome in codice Cynthia, era una bellissima di famiglia benestante americana arruolata per carpire informazioni e trasmetterle ai Servizi segreti britannici.

Si dice che fu anche grazie a lei che lo sbarco degli Alleati in Nordafrica riuscì con successo. Nel 1930 sposa un diplomatico e con lui viaggia nel mondo, tradendolo spesso.

A Vienna, nel 1938 seduce un diplomatico polacco vicino a Hitler che le svela la prossima invasione di Cecoslovacchia e Polonia del dittatore.

Negli anni successivi, riceve l’incarico di raccogliere informazioni segrete sulla Francia collaborazionista di Vichy, e sposa l’addetto stampa dell’ambasciata francese a Washigton, Charles Brousse, in seconde nozze.

Finita la guerra si ritira con lui in un castello dei Pirenei, dove muore a soli 53 anni.


 

Violette Morris

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Fisico d’atleta, mente malvagia.

La francese “campionessa senza scrupoli”, come viene definita da Cinzia Tani, fu due volte medaglia d’oro e una argento ai Women’s World Games tra 1921 e 1922, organizzati per compensare l’assenza delle donne ai Giochi Olimipci.

Dal 1936 lavora per la Gestapo per tutta la durata della guerra finché, nel 1944, viene giustiziata durante un’imboscata della Resistenza in quanto traditrice della Francia.